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Mele e pere cotogne, i frutti antichi si trovano in riva al Naviglio

21 ottobre 2014 by navigli24 Leave a Comment

Con la sua buccia gialla e l’aspetto rustico vien subito voglia di prenderla in mano e sgranocchiarla. Invece la mela cotogna va assaporata prima di tutto con l’olfatto, il profumo persistente la rende ideale per dare un tocco di personalità alla casa e agli armadi. La dritta arriva direttamente dal banco del Mercato agricolo dei Navigli dove è ancora possibile trovare questi frutti antichi. Le piante infatti crescono benissimo nel territorio a sud di Milano e l’azienda agricola Podere Villa Maria di S. Colombano al Lambro ha deciso di non rinunciare a queste meraviglie della natura snobbate dalla grande distribuzione.

Tre cose da sapere sulle mele cotogne

La signora Silvia dell'azienda agricola Podere Villa Maria di S. Colombano al Lambro.
La signora Silvia dell’azienda agricola Podere Villa Maria di S. Colombano al Lambro.

1) I frutti sono uno strano ibrido tra mela e pera. Conosciuta fin dai dei tempi dei Babilonesi, si parla quindi di 2.000 avanti Cristo, il cotogno è una pianta della specie Cydonia Vulgaria proveniente dal Mar Caspio e dalla Persia. Produce due tipi di frutti: a forma di mela o più allungati e per questo chiamate pere. Il gusto e la consistenza però sono molto simili. Entrambi hanno una buccia gialla coperta da una sottile peluria e sono grossi quanto una mano.

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Le pere cotogne hanno la forma leggermente più allungata delle mele.

2) Sono un toccasana di bellezza. Le mele hanno una forma talmente perfetta da ricordare il mitico “pomo”, le mele cotogne infatti erano considerate dagli antichi greci il frutto sacro di Afrodite. Alla dea della bellezza è stato sempre associato questo magico frutto che, grazie alle sotanze contenute nei suoi semi, aiuta a prevenire la disidratazione della pelle e quindi l’insorgere delle temute rughe. Ma non solo… consumare questo tipo di mele fa bene anche all’apparanto digerente e all’intestino.

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Con la cotognata si possono fare anche delle caramelle per i più piccoli.

3) Ci si può sbizzarrire in cucina. I romani le consumavano fresche accompagnandole col miele, ma la polpa compatta e molto dura hanno fatto delle mele cotogne l’ingrediente principale di crostate e torte fatte in casa. La cottura con un filo d’acqua infatti smorza la compattezza della polpa e il sapore acidulo rende i dolci fatti con le mele cotogne gustosi e freschi al palato. Il fatto che il gusto della polpa non sia estramamente dolce non deve però farvi dimenticare che le mele cotogne sono frutto ideale per preparare confetture e gelatine. La più famosa è sicuramente la cotognata, ossia una gelatina semisolida tagliata in piccoli pezzi, conosciuta nel Ragusano, intorno all’Etna e nel Basso Lodigiano. L’Abruzzo invece ha riconosciuto come prodotto agroalimentare tipico la confettura di cotogne.

mele-pere-cotogne-mercato agricolo-navigli
C’è solo l’imbarazzo della scelta: mele cotogne, prugne e pere.

3 bis) Quando le troviamo? Gli alberi di cotogno fioriscono durante la primavera dando sfoggio di fiori bianco rosati, e solo qualche mese più tardi danno vita ai frutti che matureranno nei mesi di settembre ed ottobre. Se i frutti presentano ancora una sfumatura di colore verde basta lasciarli maturare in cucina fin quando non saranno belli gialli pronti per deliziare il palato.

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Filed Under: NEWS Tagged With: CONTADINI, FRUTTA, MERCATO, NAVIGLIO DARSENA, NAVIGLIO GRANDE

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