Le porte vinciane della conca dell’Incoronata sono tornate al loro posto. Più belle di prima. Dopo un restauro durato 5 mesi, la mattina del 23 maggio una squadra di lavoro ha ricollocato le quattro porte in via San Marco.
La conca dell’Incoronata o delle gabelle è così tornata al suo aspetto originario grazie alla collaborazione tra pubblico e privato.
Il Comune di Milano infatti si è occupato di ripulire i muri, le erbacce e la pavimentazione, diventata una pattumiera a cielo aperto, mentre Navigli Lombardi e la società Cores4n, sponsor del progetto, hanno provveduto al delicato intervento di restauro.
Le porte della conca dell’Incoronata restaurate
Congiunzione col Naviglio della Martesana. Tra gli obiettivi dell’analisi dei materiali c’era anche quello delicatissimo della datazione e del conseguente possibile intervento di Leonardo Da Vinci sul manufatto.
La conca infatti è stata realizzata nel 1496 quando il canale del Naviglio della Martesana giunse finalmente da Trezzo sull’Adda alle porte della città di Milano. Il meccanismo delle porte di legno e della conca regolava l’afflusso dell’acqua e permetteva alle barche di superare il dislivelli tra il Naviglio e la cerchia interna.
Leonardo da Vinci e la conca dell’Incoronata
I Navigli esistevano già. Il sistema dei Navigli esisteva già quando Leonardo arrivò a Milano. Ma un disegno del meccanismo di apertura e chiusura dei portelloni mediante l’inserimento di un piccolo sportello a chiavistello, manovrabile dall’alto è riportato nel Codice Atlantico conservato all’Ambrosiana di Milano.
Studio o riproduzione? Nonostante gli studi siano datati 1483, la conca venne costruita solo qualche anno dopo sotto il ducato di Ludovico il Moro. La direzione dei lavori venne affidata agli ingegneri Giuliano Guasconi e Bartolomeo Della Valle, supportati dalla consulenza dello stesso Leonardo ormai ufficialmente ingeniere ducale.
La domanda che tutti si sono posti finora è: Leonardo progettò il sistema delle chiuse prima della loro realizzazione o perfezionò un meccanismo già collaudato?
L’analisi delle porte della conca dell’Incoronata
A quando risalgono? “Analizzando il legno delle porte al microscopio abbiamo scoperto che possono risalire tranquillamente al 1500”, spiega Salvatore Napoli, restauratore a capo del progetto.
“Qualche pezzo come le assi verticali e alcuni chiodi sono stati sostituiti nel tempo, ma abbiamo riscontrato dei segni riconducibili a strumenti che non risalgono all’800”. Una delle ipotesi che circolava al momento della rimozione delle porte era infatti quella che potessero risalire a XIX secolo.
“Anche lo strato di ruggine trovato sui pezzi di ferro era talmente spesso da farci andare indietro di secoli e non solo di qualche centinaio d’anni” ha aggiunto un collaboratore di Napoli.
Pulizia e restauro conservativo. Grazie alle proprietà del legno di rovere, resistente agli agenti atmosferici e all’acqua grazie alla grande quantità di tannino presente naturalmente, le quattro porte non erano in cattivissime condizioni.
“Abbiamo dovuto sostituire completamente i due tronchi che fungevano da perno delle porte sotto il ponte perché fino a metà altezza l’interno erano completamente mangiati da piccoli animali”, racconta Napoli, aggiungendo però che “sul resto ci siamo limitati a pulire il legno da muffe e batteri, sostituire alcuni chiodi e assestare la struttura”.
Il restauro continua in loco
Pavimentazione originaria. L’intervento però non è ancora finito. “Ora che le porte sono al loro posto ripuliremo le assi di legno incastrate sul letto della conca dalla terra e dalla sporcizia, le impermeabilizzeremo con dell’argilla espansa e infine le copriremo con una pavimentazione lignea sul modello di quanto scoperto davanti alla conca di Viarenna, in Darsena”.
Mantenerla pulita. Ora che la conca dell’Incoronata è stata restituita ai milanesi c’è però bisogno di uno sforzo collettivo perché non ritorni ad essere una pattumiera a cielo aperto. Che ci sia lo zampino di Leonardo o meno, questo gioiellino di ingegneria medievale merita di essere al centro di una nuova rinascita dei Navigli di Milano.
Belle ! Molto belle !! pronte per esser di nuovo vandalizzate !