Carlo Cracco ha ottenuto in comodato d’uso gratuito per un anno l’ex convento dell’Annunciata di Abbiategrasso. In cambio lo schef stellato si è impegnato a realizzare nello storico edificio del Comune degli eventi in vista di Expo 2015 pagando le sole spese vive: circa 130 mila euro l’anno.
Attrarre turisti. Una notizia davvero sensazionale per la cittadina di Abbiategrasso, patria di prodotti dop come il gorgonzola Arioli e il riso, che però fa fatica a proporsi come meta turistica nonostante sia raggiungibile in soli 30 minuti d’auto da Milano (o in un’oretta con le bici lungo l’alzaia del Naviglio Grande) e abbia ereditato chiese e castelli unici grazie a secoli di dominio dei Visconti e degli Sforza.
A prima vista sembrerebbe un accordo vantaggioso per entrambe le parti, eppure la notizia ha scatenato una vera e propria polemica in Comune e tra gli abbiatensi.
Scuola di cucina di Cracco in arrivo

Cuoco milionario. L’obiettivo a lungo termine della Cracco Investimenti, la holding del giudice di Master Chef che ha chiuso il 2013 con un giro d’affari da 3,9 milioni, è quello di allestire una scuola di cucina permanente per l’associazione Maestro Martino, sempre di proprietà del cuoco televisivo.
«Si regala l’utilizzo gratis di un bene pubblico a un milionario», è la replica dell’opposizione guidata da Domenico Finiguerra, consigliere della lista di centrosinistra di Cambiamo Abbiategrasso. L’ex convento dell’Annunciata infatti, un monastero di origini quattrocentesche restaurato nel 2007 grazie a 11 milioni di euro dei cittadini è di proprietà del Comune. Oggi chi si vuole sposare lì deve sborsare 500 euro.
L’ex convento dell’Annunciata

Fare pubblicità. Un tesoro non molto conosciuto fuori dal ristretto ambito dell’Abbiatense. Ecco perché il sindaco Pierluigi Arrara (Pd) ha difeso la scelta di affidare gratuitamente a un nome noto come Cracco, ambasciatore della Lombardia per Expo, l’uso dell’Annunciata. «La sua presenza porterà a Abbiategrasso un pubblico diverso e visitatori che sarebbero difficili da intercettare in altro modo. Il nome di Cracco è un’attrazione e questo è innegabile. È dal 2007 che è stata inaugurata l’Annunciata e da allora nessuno ci ha mai fatto una proposta reale per la sua gestione. Adesso che c’è un’opportunità, perché no?».
L’Annunciata dopo i restauri
Bando pubblico del 2014. Il caso era scoppiato già a dicembre 2014 quando il Comune di Abbiategrasso aveva aperto un bando pubblico per individuare un soggetto che utilizzasse l’ex convento e si facesse carico delle spese. Peccato che i criteri abbastanza stringenti avessero fatto pensare che ci fosse già un vincitore in pectore. Si chiedeva un fatturato complessivo non più basso di 7 milioni negli ultimi tre anni, avere esperienza comprovata nella cucina d’autore italiana, avere ottenuto almeno due stelle nella Guida Michelin e altri riconoscimenti simili. Insomma… non uno qualunque.
Ricca di fascino. Utilizzata come location per concerti e convegni l’Annunciata è un edificio suggestivo e ricco di fascino soprattutto grazie agli affreschi rinascimentali riportati alla luce con i restauri.
La storia dell’ex convento. La costruzione del monastero era stata voluta da Galeazzo Maria Sforza, marito di Bona di Savoia e padre di Gian Galeazzo, per un voto fatto: il duca, caduto in un’imboscata intorno a Susa mentre rientrava in Francia, aveva infatti pregato di uscirne vivo ed era stato esaudito. L’edificio finito nel 1469 fu affidato ai Frati minori osservanti fino a quando la soppressione degli ordini religiosi nel 1810 non lo trasformò in casa di cura e poi in semplici appartamenti.
Vogliamo la vostra opinione
Gli eventi legati ad Expo potrebbero far conoscere Abbiategrasso e le sue bellezze ad un pubblico più ampio di quello delle gite domenicali fuoriporta.
Cosa ne pensate? Meglio dare gratis una struttura pubblica e vederla valorizzata o far pagare ai privati l’uso di un bene della collettività?
Mettere a frutto opere pubbliche comporta oggi più fantasia e maggiore esposizione al pubblico confronto e alla critica.
Meglio agire e essere contestati che immobili.
Cracco è oggi un personaggio al top per la cucina. Quanto poi la sua immagine potrà tradursi in pubblicità x Abbiategrasso e coniugare turismo e lavoro al tempo il giudizio.
Cracco una posizione strategica per Expo’ l’ha conseguita, l’Amministrazione Comunale dovrà aspettare.
Il discorso è più complesso, bisognerebbe meditare su questi due aspetti:
1) Perché un privato che vuole affittare sale, a questo punto, deve pagare 500 euro al giorno?
2) Il bando era “su misura” per Cracco, come sembra accusare Finiguerra, oppure era un vero bando?
Poi, la domanda di chiusura è un po’ fuorviante, contiene già la risposta. Detta così, meglio gratis per far valorizzare. Ma meglio ancora mettere a frutto i beni pubblici, facendo pagare, come – ripeto – si fa già per quel posto, che a un “pirla qualunque” costa 500 euro al giorno.
Qui trova il bando: http://www.comune.abbiategrasso.mi.it/content/download/41198/503291/file/2-AVVISO%20manifestazione%20di%20interesesse%20Annunciata.pdf. A pagina 4, capitolo III.2.3) Capacità tecnica troverà i criteri. Diciamo che un giovane chef (e tanti altri dei dintorni) non avrebbe potuto nemmeno proporsi.