Quando uno è un campione nello sport, lo è anche nella vita. E se in gara è abituato a non mollare mai, nella vita si batterà fino alla fine. Anche quando la sfida è con se stessi e da sconfiggere c’è un male che vuole prendersi tutta la tua esistenza.
Mario Palmisano è abituato alle sfide più dure, da remare nel Naviglio Grande all’Olimpiade, e dopo aver vinto la sua personalissima battaglia con un tumore delle ossa, ha deciso che era giunto il momento di unire la sua più grande passione, il canottaggio, e l’attività benefica. Da questa scintilla è nata Beat it 2014, una gara di indoor rowing in programma domenica 14 dicembre all’Idroscalo di Milano.
Mario Palmisano presenta Beat it 2014
“Mi sentivo debitore verso lo sport e volevo trasmettere i suoi valori ai più giovani. Poi l’esperienza della malattia mi ha fatto capire i bisogni e le necessità di chi si trova a viverla”, ci ha raccontato Palmisano, 36 anni, colpito da un osteosarcoma alla spalla destra e passato attraverso 12 cicli di chemioterapia all’Istituto ortopedico Rizzoli di Bologna. Da atleta abituato a misurarsi con fatica, sacrifici e sudore Mario ha lottato contro quella che sembrava una condanna. E che invece è riuscito a trasformare in una vittoria. Da condividere e tenere bene a mente perché possa aiutare anche altre persone malate e i loro familiari.
La manifestazione promossa dalla Canottieri San Cristoforo e Cus Milano è aperta a tutti, professionisti del canottaggio e amatori. Ragazzi e senior potranno gareggiare contro campioni dello sport sui 500 metri anziché i canonici 2000 metri. L’incasso dell’evento (l’iscrizione costa 15 euro), sarà devoluto all’Associazione Mario Campanacci di Bologna che da anni si occupa di assistere i pazienti del Rizzoli di Bologna.
E se sul remoergometro al vostro fianco vi troverete Massimilino Rosolino, asso pigliatutto del nuoto, Maurizia Cacciatori, ex palleggiatrice della Nazionale, o Carlton Meyers non preoccupatevi: nella vita come nello sport non conta quante medaglie avete collezionato, ma i traguardi raggiunti. Soprattutto quelli contro voi stessi.
Guarda la video intervista a Mario Palmisano
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