«Appena entri nella piazza, vedi l’Abbazia di Morimondo, gli alberi che la circondano e senti un gran senso di pace e tranquillità. Per me è stato amore a prima vista». Per David Peix decidere di rilevare la gestione della Trattoria San Bernardo a Morimondo è stata una scelta dettata dal cuore. Anche se gli manca il mare di Barcellona, si è subito innamorato di questo borgo medievale famoso per la sua abbazia cistercense che si erge come un miraggio dove incomincia la valle del Ticino.
Uno spagnolo a Morimondo. Come i pellegrini che passavano dalla via Francigena e trovavano ospitalità e un piatto caldo all’abbazia, anche David è arrivato a Morimondo da molto lontano… direttamente dalla Spagna. Da marzo del 2014 gestisce il ristorante e il bar che si incontrano sulla destra appena dopo aver superato l’arco che immette nella piazza.
La Trattoria San Bernardo a Morimondo
Dalla casseola alla paella. Catalano di Barcellona, il giovane proprietario della Trattoria ha solo 31 anni, ma le idee ben chiare su come valorizzare il suo locale. «Abbiamo puntato sul menù classico di queste terre: dai bolliti allo stracotto, passando per l’immancabile risotto con l’ossobuco e la casseola. Ma a chi ce la chiede prepariamo anche la paella e la crema catalana», ci racconta David davanti a un risotto di vialone nano con speck e chicchi di melagrana.
Il dolce Abatino. La cucina tipica dell’abbiatense rimane infatti il piatto forte della Trattoria che David ha già in mente di far conoscere fuori dal ristretto orizzonte delle terre bagnate dal Naviglio di Bereguardo e dal Naviglio Grande. A lui infatti si deve la riscoperta dell’Abatino, un dolce tipico di Morimondo rivisitato per meglio adattarsi ai gusti di oggi. Ideale per un dolce ricordo dopo una giornata passata a gironzolare tra le mura dell’abbazia e i sentieri del Ticino.
Tradizione e innovazione: dal risotto al dolce
Prodotti a km zero. In attesa che il glicine di 160 fiorisca e riempia di colore il pergolato della Trattoria San Bernardo, David ci spiega la sua filosofia in cucina. «Ci tengo a comprare le materie prime dai produttori locali della zona. Dalla carne che compro direttamente a Morimondo fino ai cotechini di Varzi e i salumi piacentini». Un legame col territorio che si ritrova anche nella vicina Agribirreria La Morosina dove si può gustare un’ottima birra a km zero.
Il luogo ideale per gli innamorati. Per la maggior parte dei visitatori la magia di Morimondo si svela appena le giornate primaverili permettono di prendere la bicicletta e pedalare lungo il naviglio di Bereguardo. Ma è nei mesi invernali, quando la brina copre i prati e il respiro si raffredda che questi luoghi sprigionano tutta la loro bellezza. Meglio se in compagnia della persona che si vuole far innamorare!
Lo spettacolo dell’Abbazia di Morimondo d’inverno

Oltre a degustazioni tipiche viene voglia di riprovare quanto altri paesi e culture possono offrire. Un buon piatto di paella è una buona occasione per sedersi a tavola e vedere
quanto di alternativo in campo gastronomico Morimondo ci dia.