Era il 31 marzo 1979 quando l’ultimo barcone attraccò alla Darsena. Oggi grazie alla tenacia e alla passione dell’associazione Navigli Live uno dei due storici barcùn esistenti è tornato a solcare il Naviglio Grande.
Il progetto Ridateci la Darsena è partito da lontano, con grande fatica e poca collaborazione da parte delle istituzioni, ma ora che Expo è partito e la Darsena è stata rimessa a nuovo, ha trovato lo spazio per realizzare il suo sogno: riportare l’ultimo barcùn in Darsena.
I barcùn a Castelletto di Cuggiono
Gli ultimi due barconi che portavano sabbia e ghiaia dalle cave fino alla Darsena di Milano erano stati lasciati sulla riva del naviglio a Castelletto di Cuggiono.
Il restauro del barcùn
Il restauro, finanziato grazie a donatori privati, è costato 60mila euro. Grazie a questi soldi è stato possibile rimettere a posto lo scafo per rendere di nuovo galleggiante il barcùn.
Il barcùn sollevato
Per rimettere in acqua il barcùn dopo i restauri è stato necessario sollevarlo con due gru.
Il barcùn in attesa di partire
Il barcùn in uno dei canali più tranquilli che portano acqua al naviglio grande all’altezza di Castelletto di Cuggiono. In un primo momento si pensava di riuscire a portarlo in Darsena in tempo per l’inaugurazione del 26 aprile, ma qualche ritardo burocratico ha fatto slittare la partenza.
Il barcùn inizia il suo viaggio
La partenza del barcùn da Castelletto di Cuggiono è avvenuta il 6 maggio 2015.
Il barcùn a Bernate
Durante il passaggio a Bernate sembrava di essere trasportati indietro nel tempo: cascine, risaie e tanta acqua!
Il barcùn a Boffalora
Durante il passaggio a Boffalora, il barcùn ha incociato una sua vecchia conoscenza: il barchètt de Boffalora! L’imbarcazione serviva per il trasporto passeggeri lungo il Naviglio Grande.
Il barcùn a Gaggiano
Non potevano mancare le foto del passaggio del barcùn nella bellissima cornice di Gaggiano. Grazie al fotografo Antonio Varieschi che ha seguito l’evento!
Il barcùn a Corsico
Se a Boffalora il barcun sembrava in linea col paesaggio, a Corsico salta subito all’occhio il contrasto con la modernità che ha trasformato il paesaggio che si affaccia sul Naviglio Grande.
Il barcùn entra a Milano
In tarda serata il barcùn ha terminato la prima parte del suo viaggio verso la Darsena e ha attraccato lungo l’Alzaia del naviglio Grande, all’altezza della Canottieri Olona. Come ai vecchi tempi!
Il barcùn sul Naviglio Grande
La mattina del 7 maggio 2015 il barcùn ha percorso gli ultimi metri che lo separavano dalla Canottieri Olona e la Darsena.
Il barcùn entra in Darsena
Le manovre per far entrare il barcun in Darsena sono sempre affascinanti.
Il barcùn in Darsena
Dopo un ultimo giro in Darsena, stavolta non per scaricare il suo carico di sabbia, il barcùn ha attraccato lungo la sponda che divide i lnaviglio Grande dall’imbocco del pavese.
Qui rimarrà per i prossimi mesi di Expo (ma noi speriamo anche oltre) e diventerà uno spazio modulare in grado di ospitare spettacoli e percorsi espositivi, compreso un laboratorio didattico dedicato ai Navigli tra passato e futuro.
Antonio dice
un grandissimo grazie a Matteo Garzonio che con la sua caparbietà nel portare a termine questo progetto, ha permesso a tanti di noi di avere un tuffo al cuore e di rivivere momenti che erano rimasti solo nei nostri ricordi.
Colombp maurizio dice
Mi chiamo maurizio colombo volevo precisare che il barcone nibbio e’stato costruito da mio padre colombo giuseppe sopranome pep.’fare’ negli anni 50 .io figlio continuo lattivita di papa’.e ne sono contento .vorrei realizzare qualche barcone e vederli andare su e giu per il naviglio.tanti saluti
navigli24 dice
Sarebbe fantastico Maurizio! Siamo felici di sapere che il “sapere” dei grandi costruttori di barche non è andato perduto, ci vuole tanto coraggio e passione. Buon lavoro!
Roberto Ulivi dice
vedere in acqua il barcone che fin da bambino ho sempre visto sulla sponda del naviglio è un vero piacere.
grazie a tutti coloro che si sono impegnati per questa opera.
mi piacerebbe che nel tempo il barcone fosse riportato in cava, sarebbe veramente bello (ma forse troppo costoso) far navigare il barcone nel tragitto del naviglio che ha percorso mote volte (carico di sabbia)
Robero Ulivi