Di Porte a Milano ce ne sono tante, ma solo una ha sempre colpito la mia fantasia: Porta Cicca come viene chiamata dai milanesi, meglio conosciuta come Porta Ticinese. Sarà stato il nome o la torre medievale che la sovrasta, ma Porta Cicca ha sempre colpito la mia immaginazione di bambina e rimane ancora oggi la mia preferita.
Va detto prima di tutto che non bisogna confondere Porta Ticinese con l’omonima Porta che c’è in Piazza XXIV Maggio opera del Cagnola. Quest’ultima fu completata nel 1814 e sostituì la Porta Marengo dove Napoleone entrò vittorioso a Milano dopo la battaglia di Marengo nel 1800.
Porta Ticinese o Porta Cicca
La nostra Porta Ticinese è quella che si trova dove Corso di Porta Ticinese incontra via De Amicis e passando sul suo ponte si attraversava la cerchia interna dei Navigli all’altezza della chiesa della Vittoria.
La sua particolarità è quella di essere una delle 6 porte che permettevano di entrare nelle mura medievali di Milano venendo da Pavia. Insieme agli archi di Porta Nova, in via Manzoni, è l’unica testimonianza delle mura milanesi dell’XI secolo spazzate via dall’esercito del Barbarossa nel 1162.
Porta Ticinese verso le Colonne di S. Lorenzo
Il soprannome Cicca. Secondo gli storici Porta Cicca deve il suo nome al fatto che era l’unica ad avere una sola apertura e per questo era soprannominata cicha, cioè piccola. Ma questa non sarebbe l’unica spiegazione
di un nome così strano. Secondo alcuni potrebbe anche riferirsi a ciucco dai numerosi locali dove si beveva o allo spagnolo chica ossia le prostitute della zona.
Rifatta nel 1861. Da un quadro di Luigi Quarenga del 1851 e da una foto della metà del 1800 possiamo vedere quanto Porta Ticinese fosse diversa da quella che vediamo oggi. La Porta venne infatti rimaneggiata nel 1861 da Camillo Boito che decise di aprire i due passaggi laterali.
Com’era Porta Ticinese prima del 1861
Il simbolo di Porta Ticinese. Negli stemmi delle porte di Milano, la Ticinese è rappresentata con uno sgabello rosso in campo bianco. Secondo il Giulini, storico del XVIII secolo, perché era tradizione che il Lunedì Santo della Settimana Santa l’arcivescovo in persona vestisse e lavasse i piedi a un lebbroso seduto su uno sgabello.
ettore dice
Il nome vero é “Porta Cica inspagnolo, cioè “porta piccola” infatti la porta era inserita nei bastioni costruiti dagli spagnoli