Non gli è bastato sfidare il grande fiume Po e dimostrare che è possibile navigare da Milano a Venezia. Dopo l’impresa del 2015, i ReMIVEri sono pronti per un nuova sfida: ripercorrere la via del marmo da Candoglia a Milano lungo il Naviglio Grande e la via di Longobardi da Lodi a Ravenna tra le acqua dell’Adda e del Po.
Remare per 500 km. A compiere il viaggio dal lago maggiore al Mar Adriatico passando per Milano saranno 14 tra uomini e donne della Canottieri San Cristoforo, molti veterani della prima impresa più qualche nuova recluta. In acqua invece andranno due barche da quattro vogatori con timoniere. Obiettivo: percorrere in 8 giorni 500 km passando per 11 città.
Da Candoglia a Ravenna passando per il Naviglio Grande

8 giorni per l’impresa. La partenza dallo stesso luogo da cui arriva ancora oggi il marmo per la Veneranda Fabbrica del Duomo è prevista per il 21 maggio con arrivo in Darsena a Milano domenica 22. In 8 giorni poi i nostri temerari hanno intenzione di raggiungere la città di Ravenna ripercorrendo l’ipotetico viaggio che fecero i Longobardi alla volta della capitale bizantina.
Aprire nuove idrovie. “I due nuovi percorsi sono una scelta di completezza”, ci hanno raccontato i ReMIVEri, “da una parte, all’origine, ci mancava navigare tutto il Naviglio milanese, dalle sorgenti a Panperduto. Così è nata La via del Marmo. Inoltre un nostro caro amico che non c’è più, Francesco Rusconi, l’anno scorso ci aveva omaggiato di un blocco di marmo di Candoglia portato a Milano via acqua da trasportare con noi a Venezia come testimone. Abbiamo voluto raccogliere l’eredità della sua impresa e della sua associazione la LongaLago. La via dei Longobardi invece è una scelta esplorativa, non abbiamo mai navigato sull’Adda e nelle Valli di Comacchio”.
Il team dei ReMIVEri al gran completo

Diffondere il remoturismo. L’obiettivo dei ReMIVEri è infatti diffondere tra il grande pubblico il remoturismo, ovvero l’unione della passione per gli sport remieri (canottaggio, ma non solo) con la scoperta e valorizzazione dell’ambiente e del territorio.
Ecco perché la scelta è caduta sulla via d’acqua che ha trasportato per centinaia di anni il marmo del Duomo di Milano. Dal delta del fiume Toce all’estremità settentrionale del Lago Maggiore passando per il Ticino, le rinate dighe del Panperduto, il Canale Villoresi e il Naviglio Grande fino alla Darsena di Milano: lo stesso itinerario che i barconi della Veneranda Fabbrica hanno percorso per costruire la cattedrale meneghina.
Dighe del Panperduto, un passaggio obbligato

Le difficoltà. “La via d’acqua costruita apposta per essere navigata, il Naviglio, non lo è più, così bisogna trasbordare varie volte tra il Ticino e i Canali prima di Turbigo”, ci raccontano, “il Canale Villoresi fu costruito per essere irriguo, ma oramai è l’unico navigabile tra i tre corsi d’acqua che escono dalla diga di Panperduto: dunque a Tornavento dovremo trasbordare le barche dal Villoresi nel Naviglio industriale, ma ci attende un pericoloso approdo in corrente, un difficile passaggio di 500m in discesa sterrata portando le barche in spalla. Lì ci serviranno molte persone sui pontili e in strada per aiutarci (siete tutti invitati quindi…)”. Anche le chiuse nuove di Turbigo sono un’altra incognita: “c’è forte corrente e una delle due non è ancora mai stata usata quindi saremo i primi naviganti a metterla in funzione!”.
Nessuna conca sull’Adda. Anche la via dei Longobardi ha le sue incognite. “Lungo l’Adda poi ci sono due salti d’acqua senza conca. Il primo a Pizzighettone e anche lì dovremo alare le barche e trasportarle a braccia tra i campi per circa 1 km prima di ritrovare un piccolo lido dove rimetterle in acqua. Il secondo salto d’acqua è 12 km più a valle a Bocca d’Adda, lì anticamente si era predisposto uno scivolo con rulli per far scivolare la barche, purtroppo lo scivolo non è più stato mantenuto e quindi per usarlo serve parecchia attenzione!”.
Noi faremo il tifo per i ReMIVEri e li andremo ad accogliere in Darsena il 22 maggio. Seguiteci e tifate per loro… e tenetevi pronti perché l’anno prossimo potreste esserci voi in barca insieme ai nostri temerari!
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