Se siete in cerca di un’ottima scusa per evitare di vestirvi da zombie e andare all’ennesimo party di Halloween ora potete tirare un sospiro di sollievo. Anche se un costume da diavoletto potrebbe fare la sua scena al Tabù Festival visto che quest’anno il tema è proprio la diversità. Ventuno appuntamenti, dal 30 ottobre al 9 novembre, sparsi tra Abbiategrasso, Cassinetta di Lugagnano, Magenta e Milano per capire perché il diverso fa paura, quanto è difficile accettare chi ha un’altra cultura o il colore della pelle?
Domande quasi banali, ma che in realtà nascondono tante paure irrisolte. Per affrontarle c’è solo l’imbarazzo della scelta tra incontri con gli esperti, proiezioni di film e piece teatrali con gli artisti e scrittori. E visto che anche le location saranno diverse da quelle a cui siamo abituati, ecco una lista dei migliori incontri che uniscono interesse per il tema e per la cornice!
I tre luoghi da visitare durante il Tabù Festival
Il Castello Visconteo di Abbiategrasso e i suoi sotterranei. Venerdì 31 ottobre Oscar Farinetti parla de Il gusto della differenza nella sala consiliare di quello che è uno castelli medievali lombardi meglio conservati. Quello che vediamo oggi corrisponde all’edificio fatto costruire dal duca di Milano Gian Galeazzo Visconti nel 1382 lungo l’asse strategico che, tramite il naviglio Grande, collegava Milano a Vigevano. Parte della struttura però sembra essere precedente. Nel 1034 il testamento dell’arcivesco Ariberto d’Intimiano parla di un castrum che doveva fiancheggiare il borgo di Abbiategrasso e sappiamo anche che fu proprio questo castello ad essere preso e devastato dall’imperatore Federico Barbarossa nel 1167 durante la guerra contro i Comuni del Nord Italia.
Fu tra le sue mura che Bona di Savoia rimase rinchiusa durante gli anni in cui Ludovico il Moro, zio di Gian Galeazzo, si prese cura del ducato al posto del giovane nipote.
Villa Negri a Cassinetta di Lugagnano. Domenica 2 novembre alle ore 18.30 incontro di musica dal titolo In via del Campo nascono i fiori. Per la loro performance Rossella Bianchi, Massimo Lagomarsino e Dalila Muscarella non potevano scegliere di meglio. Costruita nel 1761, Villa Negri deve il suo nome al sindaco di Milano Gaetano Negri che la comprò nel 1875.
L’ex convento dell’Annunciata ad Abbiategrasso. Domenica 9 novembre alle ore 21.15 in programma African Requiem con Isabella Ragonese, Luisa Cattaneo e la musica dal vivo di Luca Baldini, Massimo Ferri ed Enrico Zoi. I restauri, conclusi nel 2006, hanno riportato alla luce gli splendidi affreschi rinascimentali che oggi rendono unico questo edificio. In particolare nell’abside è ricomparso l’intero ciclo con le Storie della Vergine, con la firma autografa dell’autore Nicola Mangone di Caravaggio e la data 1519.
La costruzione del monstero era stata voluta da Galeazzo Maria Sforza, marito di Bona di Savoia e padre di Gian Galeazzo, per un voto: il duca, caduto in un’imboscata intorno a Susa mentre rientrava in Francia, aveva infatti pregato di uscirne vivo ed era stato esaudito. L’edificio finito nel 1469 fu affidato ai Frati minori osservanti fino a quando la sopressione degli ordini religiosi nel 1810 non lo trasformò in casa di cura e poi in semplici appartamenti.
Lascia un commento