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Un re in fuga e una contadina, com’è nata la zuppa alla pavese

24 febbraio 2015 by navigli24 Leave a Comment

Le battaglie cambiano la storia, anche quella culinaria. Lo sanno bene i pavesi che il 24 febbraio ricordano l’epico scontro che avvenne nel 1525 tra l’esercito francese guidato dal re Francesco I e l’armata imperiale di Carlo V guidata da Fernando Francesco Davalos e Carlo di Borbone.

La battaglia di Pavia cambiò il gioco di poteri in Europa, ma regalò anche ai posteri uno dei piatti più famosi al mondo: la zuppa alla pavese.

La storia della zuppa alla pavese

Rievocazione Battaglia Pavia
Ogni anno si tiene la rievocazione storica della battaglia di Pavia.

Sulle terre di Mirabello. Dopo aver conquistato Milano, il re di Francia Francesco I decise di spingersi fino a Pavia, l’antica capitale del regno Longobardo, mettendola sotto assedio. Campo di battaglia fu il Parco Visconteo che dal castello di Pavia si estendeva lungo quello che è oggi il Naviglio Pavese fino a Torre del Mangano e la Certosa a Ovest, Porta di Bordona a Nord e Porta Chiossa a Est per un totale di 22 km². Fatto costruire da Galeazzo Visconti II e ampliato Gian Galeazzo, comprendeva gli attuali comuni di Borgarello, San Genesio ed Uniti e le terre di Mirabello.

Cascina Repentita Pavia
La cascina dove secondo la leggenda una contadina inventò la zuppa alla pavese da dare al re di Francia con quello che aveva in dispensa.
Repentita scritta Pavia
La lapide che ricorda la cattura del re di Francia Francesco I presso la cascina Repentita.
Parco visconteo Pavia
Le terre del Parco visconteo di Pavia dove si svolse la battaglia decisiva.

Piatto degno di un re. Le truppe del re di Francia vennero annientate dai lanzichenecchi di Carlo V e lo stesso Francesco I cadde prigioniero dell’imperatore: tentò di nascondersi presso la cascina Repentita, lungo il muro divisorio del Parco Vecchio, ma venne scoperto. Ancora oggi una lapide murata sulla facciata della cascina ricorda l’evento.
La tradizione vuole che proprio alla cascina Repentita, per sfamare lo sfortunato re, una contadina mise insieme una semplice zuppa con quello che aveva in dispensa: pane casereccio, brodo di gallina, un uovo e del parmigiano reggiano. Nacque così la famosa zuppa alla Pavese, ancora oggi uno dei piatti tipici della città.

La ricetta della zuppa alla pavese

Zuppa-pavese
La zuppa alla pavese è una ricetta tipica lombarda fatta con ingredienti semplici: pane casereccio, uova, brodo e parmigiano reggiano.

Parola di chef. «Il segreto sta nel fare un brodo», ci rivela lo chef pavese Davide Pecchio, attento conoscitore delle tradizioni legate al territorio:«Si è voluto nobilitare una ricetta molto semplice come quella della zuppa dandola a un re che poi l’ha fatta conoscere alla corte di Francia».
Oggi la zuppa alla pavese è entrata d’ufficio nei menù degli hotel internazionali. La ricetta non è per niente complicata, basta fare attenzione agli ingredienti di qualità e potrete portare in tavola un piatto degno di un re!

Ingredienti per 2 persone

2 uova
20 grammi di burro
2 fette di pane di grano duro
40 grammi di parmigiano reggiano
mezzo litro di brodo di gallina

Preparazione

Preparate il brodo di carne, meglio se di gallina.
Sciogliete il burro in un tegame e appoggiatevi sopra le fette di pane. Fatele dorare da entrambi i lati. Metteteli in una terrina da forno. Su ognuna di esse rompete un uovo cercando di non farlo rompere. Cospargete il tutto con il parmigiano reggiano e versate un mestolo di brodo caldo, quanto basta per non coprire completamente le fette di pane.
Mettete in forno preriscaldato a 150 gradi per 5 minuti. Servite ancora calda!

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