
In vista dell’Esposizione Universale anche la conca dell’Incoronata ritornerà al suo antico splendore. In particolare saranno restaurate le porte di legno e il sistema delle chiuse descritto da Leonardo da Vinci nel Codice Atlantico.
Restauro di sponde e porte. Comune di Milano e Navigli Lombardi si sono divisi i compiti. Il primo ripulirà le sponde (e si spera anche il fondo della conca diventata una pattumiera a cielo aperto), il secondo penserà alle porte di legno che hanno bisogno di un delicato intervento di recupero.
Rifugio per i gatti. D’altronde lo spettacolo che fino ad oggi si poteva osservare in via San Marco non era dei migliori. Queste foto sono state scattate a fine agosto 2014 e mostrano chiaramente come la conca ormai privata dell’acqua fosse diventata il luogo ideale per buttare rifiuti o sfogare istinti di writers repressi.
Ponte preferito di Segantini. A godersi la tranquillità del luogo sono rimasti solo i gatti che fanno capolino dalle fessure del pavimento o dormono sui gradini di pietra. E pensare che il ponte di San Marco, il più antico di Milano ancora in piedi i Navigli (la targa infatti segna 1778) è stato uno dei soggetti preferiti da Giovanni Segantini ed è stato visibile alla mostra di Palazzo Reale.
Pronte per Expo 2015. Sabato 11 ottobre è prevista la rimozione delle porte da parte della società Cores4n, sponsor del progetto, che le porterà a Nova Milanese presso i laboratori del CeSRL. Lì si procederà all’analisi del manufatto, al progetto di conservazione e alla successiva fase di pulitura, disinfestazione, consolidamento e restauro conservativo del manufatto.
Le intenzioni sono buone, speriamo solo di rivedere le porte di nuovo nella conca dall’1 maggio 2015!
Il legame con Leonardo da Vinci
Le analisi sul legno serviranno anche a svelare uno dei misteri che avvolge la conca. E cioè chiarire il legame tra le porte che sono arrivate fino a noi e Leonardo. Come potete immaginare quelle originali della fine del 1400 non sono arrivate fino a noi. Quelle rimosse risalgono alla fine dell’800 quando la conca svolgeva ancora il suo importante ruolo di regolatrice del flusso dell’acqua. Nessuno ancora immaginava l’interramento della cerchia interna del 1929.
Studio delle conche. Da Vinci arrivò a Milano quando il sistema dei Navigli e delle conche esisteva già da oltre 200 anni. Rimase talmente affascinato dal sistema di canali navigabili che studiò un meccanismo in grado di permettere alle barche di superare i dislivelli tra i vari canali… grazie appunto al sapiente uso delle porte di legno e delle conche!

Riproduzione dei disegni di Leonardo. I disegni con il meccanismo di apertura e chiusura dei portelloni mediante l’inserimento di un piccolo sportello a chiavistello, manovrabile dall’alto, ne sono una dimostrazione. Permettevano un afflusso di acqua sufficiente ad equilibrare la pressione ai due lati della porta principale, agevolandone così l’apertura. In questo modo le barche potevano passare dal Naviglio della Martesana, finito di costruire nel 1463, alla cerchia interna di Milano.
E chi ha osservato da vicino le porte che saranno restaurate ha visto esattamente il meccanismo disegnato da Leonardo sul Codice Atlantico perché furono costruite sulla base dei disegni stessi.
Leonardo alla corte del Moro. Nonostante gli studi siano datati 1483, la conca venne costruita solo nel 1496 sotto il ducato di Ludovico il Moro. La direzione dei lavori venne affidata agli ingegneri Giuliano Guasconi e Bartolomeo Della Valle, supportati dalla consulenza dello stesso Leonardo ormai ufficialmente ingeniere ducale. Ma Leonardo progettò il sistema delle chiuse prima della loro realizzazione o perfezionò un meccanismo già collaudato? Il dibattito è aperto…
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