In attesa della festa di inaugurazione ufficiale della Darsena, prevista per il 26 aprile, facciamo un viaggio indietro nel tempo per vedere come è cambiato il porto di Milano nei secoli!
Rimessa a nuovo. Ora che i lavori di riqualificazione in vista di Expo sono ultimati, il look della Darsena è decisamente cambiato senza però rinunciare al suo tracciato storico. Sparita l’oasi spontanea sorta negli ultimi anni, sono stati rifatti gli argini con tanti bei mattoncini rossi (dettaglio che ha suscitato non poche polemiche), sono state sistemate panchine e spazi per ammirare il panorama lungo viale D’Annunzio, costruito un nuovo mercato comunale e un bar, ma soprattutto è stato riaperto il Ticinello, il canale che scorre sotto piazza XXIV Maggio fino alla Vettabbia.
La Darsena di Milano oggi dopo i lavori
Nei secoli la Darsena ha subito molti cambiamenti. La sua costruzione ufficiale risale al 1603 durante il dominio spagnolo di Milano e dalle cartine storiche della città si nota come il bacino appoggi proprio sulle mura spagnole completate nel 1560. Le stesse venute alla luce durante i lavori e “inglobate” nei nuovi argini. A questo periodo risale anche lo scavo del primo tratto del Naviglio Pavese e l’inizio della sfortunata storia della conca fallata.
La Darsena e le mura spagnole
Navigazione interna. In realtà qualche anno dopo la metà del XIII secolo, quando il Naviglio Grande raggiunse la città di Milano partendo da Tornavento e passando per Abbiategrasso e Gaggiano, si ha notizia di un laghetto nei pressi di Sant’Eustorgio. Col passare degli anni e, soprattutto con l’inizio dei lavori di costruzione del Duomo nel 1386, i Navigli e la Darsena diventano un elemento chiave per lo sviluppo della navigazione interna alla città.
Dall’Adda al Ticino. Con l’apertura della Martesana e la realizzazione della Conca di Viarenna, che univa la cerchia interna alla Darsena si ha infine il completamento delle vie d’acqua che dal nord-est permettevano di percorrere tutta Milano fino a sud-ovest.
In Darsena le prime società di canottaggio
Canottieri a Milano. Tra il 1830 e la fine del secolo, la sola Darsena di Porta Ticinese registrerà una media di 8.300 barche in entrata e uscita, per un movimento complessivo di 350.000 tonnellate l’anno.
L’inizio del ‘900 invece vede sorgere in Darsena due realtà che ancora oggi caratterizzano il Navigli Grande: la Canottieri Milano e la Canottieri Olona. Quest’ultima aveva la sua sede verso piazza Cantore, proprio dove l’Olona sfocia in Darsena, mentre la prima era situata accanto a piazza XXIV Maggio, dove oggi sorge il nuovo mercato.
C’era traffico in Darsena…
Porto di Milano. Dopo la guerra il commercio riprende più intenso di prima, fino a portare Milano al 13esimo posto nella classifica dei porti d’Italia per tonnellaggio merci. Il parallelo sviluppo di strade e del trasporto su gomma però rende sempre meno conveniente quello in barca: lento e soprattutto costoso. Così venerdì 30 marzo 1979 l’ultimo barcone ormeggia alla Darsena scaricando l’ultimo carico di sabbia: 120 tonnellate, l’equivalente di oltre 20 autocarri.
L’ultimo barcone in Darsena. Oggi il suo ritorno sarebbe un bel regalo alla città non solo dal punto di vista storico, ma soprattutto culturale… i Navigli e la Darsena non sono posti dove piazzare negozi e pubblicità grazie alle piattaforme galleggianti, ma uno dei luoghi che incarnano l’anima di Milano. Facciamola rivivere riportandola al suo antico splendore!
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[…] è il caso di ritrovare un po’ di refrigerio lungo l’acqua del Naviglio Grande e sulla Darsena rimessa a nuovo. Il weekend del 15 e 16 agosto preparatevi a festeggiare con musica, gite in battello e fuochi […]